UGI - Il Giornale dell'UGI - ACCOGLIENZA, L’UGI ANCORA UNA VOLTA IN PRIMA FILA

ACCOGLIENZA, L’UGI ANCORA UNA VOLTA IN PRIMA FILA

Quando il nostro Paese avrà un governo che metterà al primo posto del suo programma sociale l’accoglienza, l’Italia sarà finalmente una nazione compiuta.
La parola “accoglienza” è una delle più sfruttate del vocabolario. Se la cercate su Google viene fuori 47 milioni di volte. C’è in abbondanza nei programmi elettorali, negli articoli di giornale, nei manifesti, nei siti internet, nei post sui social, nei dialoghi e nei dibattiti televisivi.
Tutti professano volontà di accoglienza.
Ovviamente la volontà non è sufficiente. L’accoglienza rimane un tema divisivo, fatto di distinguo, di dettagli che variano a seconda delle circostanze e delle convenienze. In realtà, sappiamo che questa non è l’accoglienza. Ne esiste un tipo ed è quello che invita senza fare domande ad aprire le braccia e a non respingere chi chiede o ha necessità di essere accolto.
E’ vero, tutto questo ha un costo, ma gli impegni economici di chi sceglie di dedicarsi all’accoglienza sono ripagati dal far del bene. Che a sua volta genera un meccanismo sociale che fa crescere un Paese anche economicamente, e alla distanza ripaga chi ha investito nella missione dell’accoglienza. Il bene fa crescere il bene e genera benessere. Che è quello che l’UGI fa dalla sua fondazione.
Abbiamo perciò deciso di dedicare la parte iniziale di questo numero del giornale alla prossima apertura di una nuova Casa di accoglienza per famiglie con figli malati di cancro e in terapia all’Ospedale Infantile Regina Margherita, sei alloggi nel centro di Torino. Sorgerà in via Saluzzo e sarà dedicata ai bambini malati di tumore che, per ragioni varie, debbono stare isolati per un certo periodo o a quelle famiglie che si trovano costrette ad una lunga degenza. Poter stare in un alloggio il più personalizzato possibile garantirà loro accoglienza e sicurezza, attenzione e privacy.
Una notizia vera, quasi straordinaria, ma non per l’UGI. Che da decenni segue famiglie, figli, genitori offrendo gratuitamente tutto ciò che è necessario loro per restare vicini e uniti nei momenti più difficili.
Le nuove unità abitative, dotate di ogni comodità, tecnologia, servizi e di un clima intimo e piacevole sono dunque un tassello in più, un altro passo nella missione dell’accoglienza. Che è la cifra sociale su cui si fonda l’UGI e che ha fatto di questa Associazione la più avanzata struttura in Italia dedicata al delicato sostegno a queste famiglie.