UGI - Il Giornale dell'UGI - GENNAIO 2023: UN NUOVO INIZIO

GENNAIO 2023: UN NUOVO INIZIO

GENNAIO 2023: UN NUOVO INIZIO

 

Il 2022 è stato il primo esercizio “normale” post COVID.
In effetti pare che il malefico virus ancora si aggiri tra di noi, ma abbiamo imparato a conviverci, e inoltre sembrerebbe che la sua efficacia/pericolosità si sia ormai molto ridotta e gli effetti sulla gestione della nostra Associazione si sono visti.
Dalle manifestazioni agli eventi non più su piattaforme informatiche ma in presenza, il 2022 è stato testimone di un ritorno alla vita di relazione, che nel nostro caso ha significato anche e soprattutto la possibilità di tornare con i volontari in Casa UGI ed in Ospedale per sostenere e dar conforto ai nostri piccoli assistiti ed ai loro familiari.
Il 2022 è stato anche l’anno della guerra in Ucraina che ha portato molti immigrati nel nostro Paese e, a Torino, famiglie con bambini oncologici la cui assistenza e accoglienza è stata, per la prima volta, orchestrata da un team coeso e molto affiatato di quattro Associazioni che hanno ricevuto il supporto di Reale Mutua e delle Istituzioni pubbliche locali (Comune e Regione).  Un fatto importante che speriamo possa ripetersi nel futuro, perché ha dimostrato come lavorare in squadra generi solo vantaggi, soprattutto nel Terzo Settore.
Ma il 2022 è stato solo un anno ri-assestamento per l’UGI, ed ha posto le basi per il 2023 che sarà un esercizio cruciale nel corso del quale si porranno le basi per il futuro dell’Associazione.
Sarà quindi per la nostra Associazione un nuovo INIZIO!
Ma cosa succederà in concreto?
Prima di tutto l’Assemblea dei Soci che sarà chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio 2022, dovrà anche eleggere il Consiglio Direttivo, la Commissione di Vigilanza ed il Collegio dei Probiviri per il triennio 2023 – 2026.
Si tratta come ben sapete, di un passo importante in quanto influenzerà la gestione dell’Associazione per i prossimi tre anni e non solo.
Il mondo che ci circonda è molto cambiato in questi anni: a partire dalla crisi finanziaria e economica del 2008, passando attraverso un periodo anomalo e relativamente lungo di inflazione zero e tassi negativi, siamo arrivati ai giorni nostri, dovendo affrontare una crisi congiunturale profonda che lascerà sul campo molte vittime.
Il Terzo Settore non farà eccezione e sopravvivranno solo quelle associazioni che avranno le dimensioni, la qualità nei servizi erogati e la capacità di pianificare il lavoro nel lungo termine.
L’UGI è già in parte attrezzata per questo e sta lavorando per creare le condizioni ottimali che ne consentano la continuità nei prossimi decenni o almeno sino a quando anche un solo bambino si ammalerà.
Sarebbe lungo e complesso descrivere nel dettaglio cosa faremo, sarà compito del Consiglio Direttivo che si candiderà per il prossimo triennio, farlo in sede Assembleare presentando un Piano Triennale che sarà anche il suo programma di lavoro.
I temi cruciali sono in ogni caso la gestione dei volontari e l’implementazione di una governance che preveda anche un dialogo più trasparente e continuo con il Direttivo, la stabilizzazione della raccolta sui livelli raggiunti di recente (l’UGI gestisce un budget di poco superiore a 2 milioni di euro), la programmazione della successione degli organi gestionali (non solo il Direttivo) e, soprattutto, una nuova politica di coinvolgimento dei genitori e dei guariti, senza i quali l’UGI non sarebbe mai nata e forse non potrebbe continuare ad esistere. Ma quest’ultimo è un tema molto importante che meriterà un capitolo dedicato.
Non sappiamo come andrà e cosa succederà nel prossimo futuro, ma se saremo così bravi di sapere cosa faremo noi e di pianificare il nostro lavoro, sarà sicuramente un successo.